Coppa con anse zoomorfe - Cup with zoomorphic handles
Ultima modifica 30 maggio 2024
La coppa è un piccolo vaso aperto con una vasca emisferica.
In questo esemplare abbiamo una leggera lavorazione del corpo che presenta fasce circolari a rilievo.
La coppa è decorata con aggiunte plastiche sull'orlo e sulle anse che presentano coppie di cornetti e di testa di animale stilizzato. Sulla parete esterna, sotto l'orlo, vi è un motivo a zig-zag.
Nella parte inferiore troviamo, invece, un motivo a meandro (chiamato anche greca) di colore bianco, forse il residuo di un mastice usato per far aderire una decorazione a lamelle metalliche oggi perduta.
Sul fondo interno sono presenti due file concentriche di piccole borchie.
È stato realizzato con argilla modellata con la tecnica del “colombino” detta anche “a cercine”, che prevede la realizzazione di lunghi cordoni di argilla arrotolati l’uno sopra l’altro ed in seguito lisciati insieme con le mani bagnate.
Il colore nero dell’argilla inizia ad essere usato per i vasi in questo periodo, probabilmente per i contatti con il mondo etrusco. L’impasto nero è chiamato buccheroide perché ricorda il bucchero etrusco pur differenziandosene per il colore dell’impasto non perfettamente nero.
Di sicuro un oggetto domestico ad appannaggio di ceti elevati della società picena per la fine lavorazione con cui è stato modellato.
La coppa fa parte del ricco corredo funerario della tomba 21 che ospitava una donna picena di rango molto elevato.
Numerosi oggetti di ornamento, quali orecchini, collane, fibule, pendagli e armille o bracciali. Oggetti di osso e ambra, vasi di terracotta, alcuni anche con fini decorazioni, altri in bucchero, il colore nero-lucido della ceramica.
Datazione: VI sec. a.C.
ENGLISH
The cup is a small open vase with a hemispherical tank.
In this specimen we have a slight workmanship of the body that has circular bands in relief.
The cup is decorated with plastic shape additions on the edge and on the handles that have pairs of small horns and stylized animal head. On the outer side, under the hem, there is a zigzag pattern.
In the lower part we find, a meander pattern (also called Greek) of white color, is perhaps the residual of a mastic glue used to adhere a decoration of metallic lamellae now lost.
On the inner bottom there are two concentric rows of small studs.
It was made with clay modeled with the technique of the "colombino" which involves the creation of long cords of clay rolled one over the other and then smoothed together with wet hands.
The black color of the clay begins to be used for vases in this period, probably thanks to contacts with the Etruscan world. The black dough is called buccheroide because it evokes the Etruscan bucchero while differs for the color of the dough not perfectly black.
Certainly a domestic object for the privileged use of upper classes of the Picen society due to the fine workmanship with which it was modeled.
The cup is part of the rich funeral set of tomb nr 21 that housed a very high-ranking Picen woman.
Numerous objects of ornament, such as earrings, necklaces, fibulas, pendants and armillae or bracelets. Bone and amber objects, clay vases, some also with fine decorations, others in bucchero, the black-glossy color of the ceramic.
Dating: sixth century BC